
Causa gran fretta il post di oggi e’ molto breve, solo per dare un aggiornamento.
Partiamo da Teheran verso Quchan, a ottanta km dalla frontiera con il Turkmenistan.
Il percorso attraversa uno splendido deserto e la temperatura raggiunge anche i 48 gradi, come noto quando esco dalla macchina per fare due foto ai cammelli.
Successivamente, vira verso l’interno e acquisisce un po’ di vegetazione, restando spettacolare.
Proprio in questa zona interna a un certo punto notiamo un riflesso chiaro, come una luce accecante, sorvolare la nostra macchina. Ci chiediamo di cosa si tratti ma proseguiamo senza dare troppa importanza alla cosa.
Arrivati a Quchan ci accorgiamo che, dopo l’amputazione e la lavanda gastrica, ha perso un altro pezzo.
Arrivati a Quchan conosciamo un simpatico Iraniano che parla tedesco avendo sposato un’iraniano-austriaca per corrispondenza e vissuto per 3 anni in Austria. Poi deve aver deciso che o l’Austria o la moglie (propendiamo per la seconda) non facessero per lui.
Domani si prova a entrare nel Turkmenistan. Per due giorni probabilmente non avremo internet e il blog subira’ dei ritardi.

Ah, un’ altra cosa . Per evitare eventuali problemi, pareri’ del Turkmenistan in termini un po’ più elogiativi della verità, che pubblicherò dopo nell’atteso post “proibito”.

